L’ipertensione arteriosa polmonare alla luce delle nuove linee guida. Condivisione dei percorsi diagnostici.

6 Maggio 2024

, Aula riunioni, Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde srl | Viale Lelio Basso, 1, 42123 Reggio Emilia (RE)

Referente

Mariella La Rocca - MLaRocca@duecipromotion.com

Doc da scaricare

Programma

Accreditato per

DueCi Promotion, Provider ECM n.1463, ha accreditato l’incontro 1463-409186 attribuendo n. 4 crediti ECM per:

Medico Chirurgo specializzato in: Cardiologia, Malattie dell’apparato respiratorio, Medicina Interna e Reumatologia

ISCRIZIONE
Gratuita

RESPONSABILE SCIENTIFICO
Dottoressa Chiara Manicardi
Dirigente Medico SC Cardiologia, Arcispedale S. Maria Nuova - AUSL Reggio Emilia, Reggio Emilia (RE)

FACULTY
Cristina Ferretti, Alessandra Franzini, Marianna Laurito, Luca Magnani, Chiara Manicardi, Alessandro Navazio, Massimiliano Palazzini, Lucia Spaggiari

RAZIONALE SCIENTIFICO
L'ipertensione arteriosa polmonare (PAH) è una patologia rara caratterizzata da modifiche strutturali dei vasi polmonari e da incremento delle resistenze vascolari polmonari; se non diagnosticata e trattata, la PAH conduce a scompenso cardiaco destro e morte a medio termine.
Nel 2022 sono state pubblicate dalle Società Europee di Cardiologia e Pneumologia (ESC e ERS) le nuove Linee Guida sull'ipertensione polmonare: l'analisi e la comprensione di queste ultime raccomandazioni sono un importante obiettivo di approfondimento per i clinici. Risulta inoltre fondamentale un approccio multidisciplinare, che consenta, attraverso programmi di screening condivisi, diagnosi e trattamenti precoci.
In quest'ottica, la partecipazione di figure specialistiche diverse quali Cardiologi, Reumatologi, Pneumologi e Radiologi, rappresenta uno step indispensabile per la virtuosa gestione di questi pazienti complessi. Il coinvolgimento di figure specialistiche che operano sul territorio è altrettanto indispensabile per identificare segni e sintomi suggestivi di PAH e inviare il paziente a centri specializzati.
Obiettivo del nostro incontro è la creazione di un percorso tra professionisti territoriali e ospedalieri che permetta di ridurre il ritardo diagnostico che grava da sempre su questi pazienti e che incide sulla loro prognosi.

Numero massimo di partecipanti

35